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E QUANDO SI FARA' RIVOLUZIONE

by Samuele Venturin

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1.
BATTAN LE SETTE E MEZZA ( Canto di carcere toscano//C.Bueno ) Battàn le sette e mezzo la mattina vien quattro sbirri a visitar le celle chi guarda all'inferiata e chi l'ascolto chi guarda al vaso e chi le catinelle O pirro, pirro pirro, a te ritorneranno gli occhini che hanno pianto rideranno gli occhini che hanno pianto rideranno gli occhi che hanno riso piangeranno io me ne voglio andare all'Asinara dove non c'è 'rologi né campane dove non c'è 'rologi né campane deve 'n si sente rumori delle catene Sia maledetto chi n'ventò le chiavi e chi inventò le galere e tribunali e chi inventò le galere e tribunali e le Corte d'Assisi e bagni penali
2.
INTERROGATORIO A CASERIO ( Anonimo//C.Bueno ) Entra la corte esamina il Caserio e gli domanda se si era pentito: "Cinque minuti m'avessero dato, un altro presidente avrei ammazzato ". " Lo conoscete voi questo pugnale? ". " Sì, lo conosco, ci ha il manico arrotondo: nel cuore di Carnot l'ho penetrato a fondo ". " Li conoscete voi vostri compagni? " "Sì, li conosco, io son dell'anarchia: Caserio fa il fornaio e no la spia ".
3.
LA BALLATA DI SANTE CASERIO (Pietro Gori) Lavoratori a voi diretto è il canto di questa mia canzon che sa di pianto e che ricorda un baldo giovin forte che per amor di voi sfidò la morte. A te Caserio ardea nella pupilla de le vendette umane la scintilla ed alla plebe che lavora e geme donasti ogni tuo affetto e ogni tua speme. Eri nello splendore della vita e non vedesti che notte infinita la notte dei dolori e della fame che incombe sull’immenso uman carname. E ti levasti in atto di dolore di ignoti strazi altiero vendicatore e t’avventasti tu ‘si buono e mite a scuoter l’alme schiave ed avvilite. Tremarono i potenti all’atto fiero e nuove insidie tesero al pensiero ma il popolo a cui l’anima donasti non ti comprese eppur tu non piegasti. E i tuoi vent’anni una feral mattina donasti al mondo da la ghigliottina al mondo vil la tua grand’alma pia alto gridando viva l’Anarchia. ( Dormi Caserio entro la fredda terra donde ruggire udrai la final guerra Martiri ignoti o schiera benedetta già spunta il giorno della gran vendetta)
4.
GORIZIA 04:44
GORIZIA (Anonimo su melodia popolare) La mattina del cinque d'agosto 
si muovevan le truppe italiane 
per Gorizia, le terre lontane
 e dolente ognun si partì

 Sotto l'acqua che cadeva al rovescio
 grandinavan le palle nemiche
 su quei monti, colline e gran valli
 si moriva dicendo così:

 O Gorizia tu sei maledetta
 per ogni cuore che sente coscienza
 dolorosa ci fu la partenza
 e il ritorno per molti non fu 

O vigliacchi che voi ve ne state
 con le mogli sui letto di lana
 schernitori di noi carne umana
 questa guerra ci insegna a punir

 Voi chiamate il campo d'onore 
questa terra di là dei confini 
Qui si muore gridando assassini 
maledetti sarete un dì
 Cara moglie che tu non mi senti
 raccomando ai compagni vicini
 di tenermi da conto i bambini 
che io muoio col suo nome nel cuor 

Traditori signori ufficiali
 Che la guerra l'avete voluta
 Scannatori di carne venduta 
E rovina della gioventù 

 O Gorizia tu sei maledetta 
per ogni cuore che sente coscienza
 dolorosa ci fu la partenza
e il ritorno per molti non fu.
5.
CANTO DEI LAGER (Anonimo su melodia medioevale) Un silenzio cupo ammanta la palude all'infinito non un solo uccello canta sopra l'albero impietrito O terra di malora che noi dobbiamo ancora vangar, vangar Muri di ferro odio e rabbia è la sorte che ci aspetta e la vita come sabbia fra le dita scorre in fretta O terra di malora che noi dobbiamo ancora vangar, vangar Forni a gas decimazioni sentinelle inferocite spari sangue impiccagioni e torture inaudite O terra di malora che noi dobbiamo ancora vangar, vangar Ma che mi importa di morire primavera tornerà e se scampo potrò dire io ti amo libertà

credits

released November 10, 2017

E QUANDO SI FARA' RIVOLUZIONE

Samuele Venturin - Voce - Chitarra - Fisarmonica
Emanuele Parrini - Violino
Piero Spitilli - Comtrabbasso
Daniel Paoletti - Batteria

Dedicato a Emma e Tito
Grazie speciale a : Francesca Procacci ,Simone Reggioli, Giovanni Bartolomeni, Andrea Melani, SGRmusiche, Matteo Anelli

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about

Samuele Venturin Florence, Italy

Artista, musicista e pittore. Contadino e costruttore di muri a secco. Vive nei boschi a 600 mt sul livello del mare dove produce (quasi) tutto quello che gli serve. Completamente fuori dalle logiche del mercato dell'arte ha pubblicato decine di dischi utilizzando gli pseudonimi di Amilcare Tellacci e Tonio Manasca. ... more

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