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1. |
BATTON LE SETTE E MEZZA
05:06
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BATTAN LE SETTE E MEZZA
( Canto di carcere toscano//C.Bueno )
Battàn le sette e mezzo la mattina
vien quattro sbirri a visitar le celle
chi guarda all'inferiata e chi l'ascolto
chi guarda al vaso e chi le catinelle
O pirro, pirro pirro, a te ritorneranno
gli occhini che hanno pianto rideranno
gli occhini che hanno pianto rideranno
gli occhi che hanno riso piangeranno
io me ne voglio andare all'Asinara
dove non c'è 'rologi né campane
dove non c'è 'rologi né campane
deve 'n si sente rumori delle catene
Sia maledetto chi n'ventò le chiavi
e chi inventò le galere e tribunali
e chi inventò le galere e tribunali
e le Corte d'Assisi e bagni penali
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2. |
INTERROGATORIO A CASERIO
05:12
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INTERROGATORIO A CASERIO
( Anonimo//C.Bueno )
Entra la corte esamina il Caserio
e gli domanda se si era pentito:
"Cinque minuti m'avessero dato,
un altro presidente avrei ammazzato ".
" Lo conoscete voi questo pugnale? ".
" Sì, lo conosco, ci ha il manico arrotondo:
nel cuore di Carnot l'ho penetrato a fondo ".
" Li conoscete voi vostri compagni? "
"Sì, li conosco, io son dell'anarchia:
Caserio fa il fornaio e no la spia ".
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3. |
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LA BALLATA DI SANTE CASERIO
(Pietro Gori)
Lavoratori a voi diretto è il canto
di questa mia canzon che sa di pianto
e che ricorda un baldo giovin forte
che per amor di voi sfidò la morte.
A te Caserio ardea nella pupilla
de le vendette umane la scintilla
ed alla plebe che lavora e geme
donasti ogni tuo affetto e ogni tua speme.
Eri nello splendore della vita
e non vedesti che notte infinita
la notte dei dolori e della fame
che incombe sull’immenso uman carname.
E ti levasti in atto di dolore
di ignoti strazi altiero vendicatore
e t’avventasti tu ‘si buono e mite
a scuoter l’alme schiave ed avvilite.
Tremarono i potenti all’atto fiero
e nuove insidie tesero al pensiero
ma il popolo a cui l’anima donasti
non ti comprese eppur tu non piegasti.
E i tuoi vent’anni una feral mattina
donasti al mondo da la ghigliottina
al mondo vil la tua grand’alma pia
alto gridando viva l’Anarchia.
( Dormi Caserio entro la fredda terra
donde ruggire udrai la final guerra
Martiri ignoti o schiera benedetta
già spunta il giorno della gran vendetta)
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4. |
GORIZIA
04:44
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GORIZIA
(Anonimo su melodia popolare)
La mattina del cinque d'agosto
si muovevan le truppe italiane
per Gorizia, le terre lontane
e dolente ognun si partì
Sotto l'acqua che cadeva al rovescio
grandinavan le palle nemiche
su quei monti, colline e gran valli
si moriva dicendo così:
O Gorizia tu sei maledetta
per ogni cuore che sente coscienza
dolorosa ci fu la partenza
e il ritorno per molti non fu
O vigliacchi che voi ve ne state
con le mogli sui letto di lana
schernitori di noi carne umana
questa guerra ci insegna a punir
Voi chiamate il campo d'onore
questa terra di là dei confini
Qui si muore gridando assassini
maledetti sarete un dì
Cara moglie che tu non mi senti
raccomando ai compagni vicini
di tenermi da conto i bambini
che io muoio col suo nome nel cuor
Traditori signori ufficiali
Che la guerra l'avete voluta
Scannatori di carne venduta
E rovina della gioventù
O Gorizia tu sei maledetta
per ogni cuore che sente coscienza
dolorosa ci fu la partenza
e
il ritorno per molti non fu.
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5. |
CANTO DEI LAGER
03:21
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CANTO DEI LAGER
(Anonimo su melodia medioevale)
Un silenzio cupo ammanta
la palude all'infinito
non un solo uccello canta
sopra l'albero impietrito
O terra di malora
che noi dobbiamo ancora vangar, vangar
Muri di ferro odio e rabbia
è la sorte che ci aspetta
e la vita come sabbia
fra le dita scorre in fretta
O terra di malora
che noi dobbiamo ancora vangar, vangar
Forni a gas decimazioni
sentinelle inferocite
spari sangue impiccagioni
e torture inaudite
O terra di malora
che noi dobbiamo ancora vangar, vangar
Ma che mi importa di morire
primavera tornerà
e se scampo potrò dire
io ti amo libertà
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Samuele Venturin Florence, Italy
Artista, musicista e pittore. Contadino e costruttore di muri a secco. Vive nei boschi a 600 mt sul livello del mare dove produce (quasi) tutto quello che gli serve. Completamente fuori dalle logiche del mercato dell'arte ha pubblicato decine di dischi utilizzando gli pseudonimi di Amilcare Tellacci e Tonio Manasca. ... more
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