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1. |
Antropofobia
02:14
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2. |
La Rivoluzionaria- coro
01:41
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LA RIVOLUZIONARIA
Avanti marciamo incontro alla sorte,
fieri cadremo nell’ingiusta morte.
Quando canteremo la rivoluzionaria forte il vento fischierà,
ogni primavera dalla sua galera alta in coro griderà:
“Altieri ritornerem carne ed ossa
e rivedrem sventolar la riscossa”
Quando canteremo la rivoluzionaria forte il vento fischierà
ogni primavera dalla sua galera alta in coro, libertà.
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3. |
Labile in bilico
04:57
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LABILE IN BILICO
Sentimentalmente al buio
come l’alba in bilico
come l’alba in bilico con questo freddo
senti la mia pelle oggi ti parla ancora.
Attraverso un deserto
tra le onde o in mare aperto
tra le onde o in mare aperto lo stesso freddo,
senti la mia pelle oggi ti parla ancora, ti parla ancora.
A quindici anni è troppo presto per lasciarsi cancellare
da un algoritmo reazionario che sospende il pensiero
a quindici anni è troppo presto per capire
che il tramonto nell’occidente è inesorabile.
Cerco la frontiera adesso, solo la frontiera
come un topo in fuga, una sola via di uscita.
La paura mi sta cambiando ancora
non so se mi riconoscerai un giorno
se riesco a venire via da qui.
Tra una valle in fiamme e un paese abbandonato
c'è un recinto da tagliare, lo stesso freddo.
Guarda ho le scarpe prese a un morto blu, a un morto blu.
Come un pacco viaggerò tra le onde, tra le curve, tra le onde
con questo lucido pensiero, lucido pensiero, verso di te.
Tu aspettami ancora non mi abbandonare
tu aspetta che domani ci riprovo ancora
con le scarpe giuste e un mantello, posso scegliere
con le scarpe giuste e un mantello, posso correre.
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4. |
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IL VOMITO SI FA IMPOSSIBILE
La porta da luce alla stanza, quelli di sopra hanno smesso di urlare
c'è un silenzio fatto di danza, si balla senza parlare
e non importa la noia del tuo cuore, l'antiscivolo sui gradini delle scale
quale voglia o quale malinconia ti porti ancora.
Non ti arrabbiare così tanto, non ti arrabbiare così tanto.
Hai la mente sul sentiero sbagliato, incastrata tra presente e passato
non ricordi neanche il profumo, forse una voce, forse, forse il vicino
una bambina seduta sul mare ma il tramonto di una generazione
non dovrebbe far così male.
Tutte le volte che immagini un disastro ecatombe dell'etica
non ti capaciti pallida e il vomito si fa impossibile
il vomito si fa impossibile, il vomito si fa impossibile,
il vomito si fa impossibile, il vomito si fa impossibile,
il vomito, il vomito, il vomito.
Guarda qui quanta solitudine anche troppa in verità
dove finisce la libertà davvero.
Perché poi, cambia poi la vita se non riesci più a chiuder le dita
e il tempo si fa lento, lento, lento da morire.
Non ti arrabbiare così tanto, non ti arrabbiare così tanto.
Tutte le volte che immagini un disastro ecatombe dell'etica
non ti capaciti pallida e il vomito si fa impossibile
il vomito si fa impossibile, il vomito si fa impossibile,
il vomito si fa impossibile, il vomito si fa impossibile,
il vomito, il vomito.
Un tavolo una sedia qualche cosa da pulire
Mamma quante volte io ti ho detto che dovresti lasciar correre
lasciar perdere i pensieri.
Un tavolo una sedia qualche cosa da mangiare
Mamma quante volte quanto tempo con lo sguardo appeso al vuoto
coi ricordi nelle mani.
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5. |
L'ultimo vecchio
04:43
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L'ULTIMO VECCHIO
Questa calda estate la ricorderò
soprattutto per quel dolore
tra stomaco cuore intestino
tra stomaco cuore e polmoni
tra stomaco cuore e polmoni
ho parlato con un medico
mi ha detto cose sbagliate
sbaglia sempre come sbaglio
io a pensare che un dieta leggera
e allora mi ha detto
prendi questo prendi quello
prendi questo prendi quello
prendi questo la mattina prendi questo la sera
prendi questo a mezzogiorno
e prendi prendi prendi su prendi giu
mi prendo il lusso della mia solitudine
stacco la spina dell'informazione
anche tu come me
tutti in preda al panico
tutti in preda al panico
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6. |
Io e te
06:28
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IO E TE
A un certo punto, all’interno di un disco ci vuole proprio una bella canzone d’amore.
Una canzone d’amore che parla piano, sottovoce, con un filo, solo un filo,
sottovoce senza smettere mai, parla piano la canzone d’amore
parla piano, piano, piano, la canzone d’amore.
Voglio guardare nei silenzi che fai
solo il respiro di una pausa in più
voglio un secondo la tua pelle
per ogni secondo in più
voglio un percorso articolato
una luce una mano qualcosa in più
Sapere di essere suscettibili e impararsi soltanto quando piove
urlare al muro i tuoi dispiaceri, sapere di esser sola insieme me
ma vederci invecchiare così bene e buttarci addosso tutti i nostri anni.
Amore amore amore amore mio se non riusciamo neanche a star lontani
adesso che il tempo ci sorride come faremo per non morire soli
o cadere nell'errore di un sistema
che ci vorrebbe ancora separati
e scegliere un giorno o un altro giorno
guardarsi e poi innamorati
La seconda parte della canzone d’amore è comunque una canzone d’amore.
Parla piano la seconda parte, parla piano, sottovoce, con un filo, solo un filo
sottovoce, parla piano.
Voglio dirti un segreto in più
un dolore che conservo come un libro
il mio disordine le mie paure
le conosci anche troppo bene
mi rendono inadatto al tempo al mio tempo
mi dispiace davvero tanto
Sapere di essere suscettibile e imparare soltanto quando piove
urlassi al muro i miei dispiaceri
vederci invecchiare così bene
e buttarci addosso tutti i nostri anni
verrebbe voglia di prendersi a schiaffi
Amore amore amore amore mio se non riusciamo neanche a star lontani
adesso che il tempo ci sorride come faremo per non morire soli
o cadere nell'errore di un sistema
che ci vorrebbe ancora separati
e scegliere un giorno e un altro giorno
guardarsi e poi innamorati, morire insieme, io e te.
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7. |
La mosca cosmica
03:56
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LAMOSCA COSMICA
Giardinaggio atipico floreale olistico
liquori e liquidi farfalle e farmaci
sempre lunghe file al bar
è un tipo basso un po' incurvato
che se la ride col cazzo in mano, libero
ha, la mascherina su
e un'armatura bellica
un'ascia per l'oscurità
un pezzo di felicità
solo, solo che non riesce ad uscire da là
Buona condotta è un lavoratore
che tira un po' di coca tira troppo lo so
cucina di giorno e lava pavimenti
lava che ti lava che ti piace anche a te
e fa un po' di tutto da quando è qua
per tornare per tornare
per tornare da lei
chissà che fa poi lei
e intanto vola la mosca vola cosmica
lei che gli ha insegnato il panico
no no, l'ha schiacciata, l'ha schiacciata
l'ha schiacciata, l'ha schiacciata
bacia un cane uno solo
poi cavalca un grande toro
calcola la differenza
chiaramente incomprensibile
vedi a volte che semplicità la deduzione logica
non perdersi in qualunquismi
pretendere la noia come distrazione
scrivere una lettera pagata con i buoni del tesoro
e buttare lì il dolore in unico sospiro
sapere che alla fine non serviva quasi a niente
solo a volare via, solo a volare via
dalla galera.
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8. |
Samantha
06:05
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SAMANTHA
Sono pesante, sono pesante, sono pesante, sono pesante mi dicevi sono pesante,
sono pesante mi dicevi sono pesante, sono pesante mi dicevi sono pesante,
Samantha dove sei. Samantha dove sei.
Samantha dove sei, sono pesante, Samantha dove sei, Samantha
sono pesante, Samantha dove sei, Samantha...
Samanta dove sei? Samanta dove sei?
Quanto amore quanto amore quanto amore per Samantha
che dolore che dolore che dolore per Samantha
che dolore che dolore che dolore per Samantha
Samanta dove sei?
Mi hai lasciato tutto solo, mi hai lasciato tutto solo, che non ci potevo credere
e la casa senza senza te non ha niente di pulito, neanche il lavandino del garage
dove hai messo le spugnette dove hai messo il detersivo.
Non trovo più un cazzo, non trovo più niente
non trovo più il cane, non trovo la gente.
Samantha dove sei? senza te non ho niente da fare
senza te non ho niente da picchiare
Samantha dove sei. Samantha dove sei.
Sembravi un angelo, eri un angelo
quasi bella, quasi, bella, non cucinavi bene ma
Samantha dove sei, Samantha dove sei
Quanto amore quanto amore quanto amore per Samantha
che dolore che dolore che dolore per Samantha
che dolore che dolore che dolore per Samantha
Samanta dove sei?
Le vacanze facevano cagare
I nostri figli sono due mentecatti viziati che li prenderei a schiaffi
dalla mattina alla sera, te ti fai sempre i cazzi tuoi
e io bevo, va bene? bevo, perché mi sono rotto i coglioni di stare qui
e quando mi fai incazzare ti meno
hai capito ti meno, vaffanculo che schifo questa vita di merda
Che film di merda Samantha
la nostra vita è una merda Samantha
sei una merda Samantha sei una merda merda
tra me e noi c'è soltanto la merda Samantha, una merda grande così
Quanto amore quanto amore quanto amore per Samantha
che dolore che dolore che dolore per Samantha
che dolore che dolore che dolore per Samantha
Cosa sei andata a dire?
Che ti mettevo le mani addosso
E i vicini che non si fanno mai i cazzi loro
Ma cosa vuole quella gente, cosa vuole?
Ma quando? eh lo volevi anche tu
mi dicevi picchia qua picchia là
ma il problema è che io senza di te
Non trovo più un cazzo, non trovo più niente
non trovo più il gatto, non trovo la gente
Samantha no, Samantha no
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9. |
La canzone della merda
06:23
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LA CANZONE DELLA MERDA
La notte, la notte, la notte, la notte, la notte, la notte
la notte, la notte, la notte, la notte della civiltà è questione di punti di vista
solo quando deciderò potrò credere a quello che visto.
Ho percorso tutta la strada per arrivare felice al bagno
trattenuto del resto altrimenti addosso sarebbe un tormento
Non farla non è reato ancora, che sia un scelta o meno.
Sappi amico che in fondo, in fondo sei bello ma il cervello lo usi in sordina
quel che pensi sarebbe, sarebbe anche giusto ma non interessa a nessuno
lo vedi anche tu, diceva il poeta, che il tuo mondo comincia alla fine del mio
come faremo a dar voce ai pensieri quando i libri son pochi ed il tempo peggiora
l'inizio della libertà è un concetto più volte rivisto
dalla storia, dal vicino buddista, dalla zia antifascista
ma in fondo un po' tutti lo sanno bene
che la cabina elettorale è una grande conquista
Il concetto di mortalità è riferito a una storia per volta
una grande benedizione alla causa infinita del ricco
ma non sapere come andrà a finire
ci lascia un po' tutti con la miccia accesa
quelli lì quelli là che urlavano al Papa di esser stato un po' troppo violento
chi sorride chi gli stringe chi gli bacia la mano questo popolo in fondo è sovrano
sovrano davvero, diceva mio nonno è quello che ride del suo capezzale
scaduto il tempo per fare il poeta la rivoluzione non dovrebbe tardare, non dovrebbe.
Già, già, già, già da tempo pensavo di essere solo malato una strana colite
poi, poi, poi, ho imparato a parlare con la coda del gatto
che dice cose importanti anche a me
mi ha incoraggiato, a fare bene
a stringere il morso per giocare ai brividi
poi mi ha insegnato l'autoerotismo tantrico
dell'epidermide senza dover portare rancore mai, mai, mai, mai.
Russano così pesante che a volte treman le scale
sempre protagonisti ma in fondo che c'è di male
a dar via il tuo tempo per questa merda
a dar via il culo poi c’è sempre tempo
Sbagliando sbagliando si impara anche male, chiaramente non c'era nessuno
chiaramente non c'era, non c'era nessuno, che il lavoro lo sapesse fare
l'ho capito anche io lo capisci anche tu
che l'impronta dell'uomo è sempre banale
fondamentale uscire dal brodo per salvare il pianeta
dalla sua distruzione.
Si, si, si, già da tempo pensavo di rasarmi le gambe e comprarmi un corsetto cool
poi, poi, poi, buttar giù la paura di essere solo al lavoro su e giù per le strade
e conquistarmi il pane a forza di sveltine con dei cadaveri con dei politici
tanto la musica non serve più a niente
forse le coliche mi fan preoccupare casomai.
E adesso capisco cos'è quella puzza che sentivo prima
arriva dal basso lo so, era una gran paura
capirvi tutti non è possibile, cagarvi tutti non è possibile
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10. |
La rivoluzionaria
04:25
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LA RIVOLUZIONARIA
Avanti marciamo incontro alla sorte,
fieri cadremo nell’ingiusta morte.
Quando canteremo la rivoluzionaria forte il vento fischierà,
ogni primavera dalla sua galera alta in coro griderà:
“Altieri ritornerem carne ed ossa
e rivedrem sventolar la riscossa”
Quando canteremo la rivoluzionaria forte il vento fischierà
ogni primavera dalla sua galera alta in coro, libertà.
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Samuele Venturin Florence, Italy
Artista, musicista e pittore. Contadino e costruttore di muri a secco. Vive nei boschi a 600 mt sul livello del mare dove produce (quasi) tutto quello che gli serve. Completamente fuori dalle logiche del mercato dell'arte ha pubblicato decine di dischi utilizzando gli pseudonimi di Amilcare Tellacci e Tonio Manasca. ... more
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