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1. |
I MOSTRI
05:30
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I MOSTRI
I mostri i mostri i mostri i mostri...
Nati per atterrire i peccatori,
ricondurre l'umanità nel grande materno seno della chiesa,
i mostri medievali si ripetono all'infinito.
I mostri i mostri i mostri i mostri...
E dobbiamo liberarci, dobbiamo liberarci,
dobbiamo liberarci da tutto quello che ci incatena,
dalla colpa, dalla vergogna, e dall'ipocrisia della purezza.
I mostri i mostri i mostri i mostri...
Trovata la libertà, trovata la pazienza, trovato l'entusismo,
trovato l'equilibrio, sapremo essere migliori?
Sapremo essere più grandi?
Riscattare la nostra carne, la natura di questo pianeta?
libera dalle imposizioni libera dalle umiliazioni...
Libera libera...
Tu che paura hai? Tu. Tu che paura hai? Tu
Piccoli piccoli mostriciattoli che camminano sulla terra
che camminano sotto le unghie
che camminano nelle lenzuola,
ce li abbiamo sulla pelle ce li abbiamo nei polmoni,
dentro gli occhi sulle labbra, ce li abbiamo sui coglioni
I mostri i mostri i mostri i mostri (tra pieghe delle voglie)
I mostri i mostri i mostri i mostri (tra le pieghe della pelle)
I mostri i mostri i mostrimo (tra le pieghe delle rughe)
Noi non siamo come loro, noi non siamo come loro,
noi lottiamo con lo sporco materiale, con lo sporco spirituale,
Noi che siamo abitati da mostri veramente,
i mostri siamo noi, i mostri della nostra mente
I nostri i mostri i nostri i mostri (siamo noi)
I nostri i mostri i nostri i mostri (i mostri della nostra mente )
I nostri i mostri i nostri i mostri (siamo noi)
I nostri i mostri i mostrimo
Noi che combattiamo, la guerra alla follia,
noi convinti di non essere impazziti,
ci vestiamo, ci trucchiamo, poi parliamo poi beviamo
sorridiamo e scopiamo, soddisfando questo ciclo animale,
questo ciclo mortale, che salvi la specie,
non importa l'eleganza,che salvi la specie,
non importa la distanza.
I mostri i mostri i mostri i mostri (si salvino i ricchi)
I mostri i mostri i mostri i mostri (si salvino i potenti)
I mostri i mostri i mostri i mostri (si salvino soltanto loro)
si salvino soltanto gli eserciti più forti,
si salvino soltanto le ideologie sbagliate
sia salvi l'ignoranza, sia salvi la violenza, sia salvi la menzogna
si salvino i mostri della nostra storia.
I mostri i mostri i mostri i mostri (siamo noi)
I mostri i mostri i mostri i mostri (i mostri della nostra storia)
I mostri i mostri i mostri i mostri (siamo noi)
I mostri della nostra mente
tu che paura hai? tu
tu che paura hai? tu
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2. |
BUCO NERO
03:11
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BUCO NERO
Ma come ti senti mano mano che sale,
io fatico a capire, a lasciarmi cadere.
Sono in calo da stress a tenermi così
questo gioco è falso, è falso per me.
Ma come ti sembra mano a mano che va,
prendo tutto prendi tutto e non torniamo mai più.
Io salto fuori da noi una strada ce l'ho,
mi raccoglie un sentiero, mi raccoglie dal cosmo.
Da quanto tempo non correvo così
senza il senso del tempo e dello spazio però
scavalcando la notte mai passata davvero
tra le scimmie e il Campari, resti sola lo sai.
Abbi cura di te io faccio un salto nel vuoto
solo un salto nel vuoto dove il tempo è un grande buco nero,
di aspettarmi capisco non ne hai avuto mai il gusto, no tu no,
ma io salto davvero verso un treno che deraglia più leggero.
Ma come ti senti mano mano che va,
eravamo bellissimi tanto tempo fa.
Se ritornassi son sicuro che ricascherei,
tra le braccia di un buco sul sentiero del cosmo.
Da quanto tempo non correvo così
senza il senso del tempo e dello spazio però
scavalcando la notte mai passata davvero
tra le scimmie e la luce, resti sola lo sai.
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3. |
LA FABBRICA DEI SIMILI
06:45
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LA FABBRICA DEI SIMILI
Piove del metallo bianco sulla strada
quando altrove sembra sempre primavera,
viola il cielo tra le case costruite.
Viola il cielo tra le case costruite male,
e i palazzi che si fanno ombra da soli
nascondono la noia della moltitudine.
E un corvo assasinato disegnato sulla pelle
la calma apparente sembra pace per due ore,
io che mi distraggo tra le pagine di un libro, sembro perso
sembro uscito dalla fabbrica dei simili
Avere o non avere senso, in questa terra stanca,
ha senso o non ha senso? Solo gli altri da lontano, ci diranno
quando il mare affoga tra le righe, i pesci prenderanno fuoco
e il sole sarà solo un sasso vuoto.
Perderò i miei compagni e abbraccerò i miei figli
stupito della loro forza, della loro forza...
E a perdervi siete stati tutti molto bravi,
ma a lasciarvi purtroppo imparerete piano piano,
e non c'è fretta per tutti i vostri desideri.
Rubate sempre tutto al più lento,
arrivato stanco alla fine della corsa ,
lunga strada, troppo lunga per chi ha fretta, per chi non impara.
e il corvo assassinato disegnato sulla pelle
con calma si è dissolto e poi è volato via,
io che mi pensavo a casa tra le pagine di un libro
non so niente, sembro uscito dalla fabbrica dei simili
Avere o non avere senso, in questa terra stanca,
ha senso o non ha senso? Solo gli altri da lontano, ci diranno
quando il mare affoga tra le righe, i pesci prenderanno fuoco
e il sole sarà solo un sasso vuoto.
Perderò i miei compagni e abbraccerò i miei figli
stupito della loro forza, della loro forza...
Piove del metallo bianco sulla strada
quando altrove sembra sempre primavera,
viola il cielo tra le case costruite.
Viola il cielo tra le case costruite male,
e i palazzi che si fanno ombra da soli
nascondono la noia della moltitudine...
Avere o non avere senso, in questa terra stanca,
ha senso o non ha senso? Solo gli altri da lontano, capiranno
quando il mare affoga tra le righe, i pesci prenderanno fuoco
e il sole sarà solo un sasso vuoto.
Perderò i miei compagni e abbraccerò i miei figli
stupito della loro forza, della loro forza...
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4. |
HAI VISTO ANCHE TU
07:24
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HAI VISTO VISTO ANCHE TU
Hai visto anche tu non è facile cambiare,
mantenere una promessa, ma restare poesia.
Siamo cambiati anche noi,
non soltanto tu, siamo cambiati anche noi ,
sembra strano è così, lo vedi anche tu,
siamo cambiati anche noi.
Se pensavi di esser sola, a mutare fantasia,
come vedi ti sbagliavi, come sbagliavamo noi,
ci troveremo comunque,un po' impacciati,
diversi ma comunque, ci troveremo,
lo sai anche tu, ci troveremo sempre,
anche, se, in verità, noi, pensavamo che, non ci lasciassi, mai,
mai...
vivere con te, era tutto un film,
quando stavi, qui era tutto un film
Sembra strano addesso,
pensa un po' che male oggi la realtà:
Hai visto anche tu, volano le pagine del tempo,
puoi aprire tutti i libri, per restare poesia.
Passa il tempo sempre,
e in un giorno solo, capiremo che,
sembra strano ma è vero,
non ritornerà, la bambina che:
Si vestiva da regina e giovava coi colori,
trasformava il pavimento in una lago senza fondo.
Passa il tempo sempre,
e in un giorno solo capiremo che,
sembra strano ma è vero,
che non ritornerà, la bambina che,
tu, eri, qui con noi
da quel giorno in poi,
tutto cambierà, la casa, i gatti, le stelle, il mondo...
Hai visto anche tu, non è facile partire,
mantenere una promessa partire andare via.
Hai visto anche tu, volano le pagine del tempo,
puoi aprire i tuoi libri, per restare poesia.
hai visto anche tu...
Hai visto anche tu, non è facile cambiare,
mantenere una promessa, ma restare poesia.
Hai visto anche tu, volano le pagine del tempo,
puoi aprire i tuoi libri, per restare poesia.
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5. |
MONTAJAN
04:52
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MONTAIAN
Tik tik in vai dioho...
Hei Montaian
Montaian!!
vieni giu!
Andiamo!
Devi tornare!
Tik tik in vai dioho...
Dai Montaian!
Non mi fare aspettare
vieni giu!
Dobbiamo tornare a valle!
Sempre la stssa cosa con te comunque
tutte le volte che dobbiamo pertire
mi fai sempre aspettare molto tempo
Dik dik tatataaa
Dik dik tatataaa...
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6. |
IL CANNIBALE
07:35
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IL CANNIBALE
Rapida, liquida, lanquida,
è una causa senza effetto.
Fragile, modica, madida, pioverà
sulla casa, sulla stanza calda, senza tetto che è,
venuto giu, senza che, potessi farci niente, niente, niente.
E tu cosa hai da guardare,
da dietro quel vetro, che non c'è niente da vedere?
da dietro quel vetro, che non c'è niente da fare.
da dietro quel vetro, che non c'è niente da piangere.
Al suolo la gomma, la strada correndo,
piuttosto dai fuoco che qui sembra spento.
Avvicinati ancora, avvicinati male,
che l'ombra il pensiero oggi non mi fanno volare.
Poi fugge il silenzo, una frase è mancata,
sei stato ai cavalli, me l'ha detto piangendo
io corro di giorno, dormo poco la notte
la campana alle stelle, troppi funghetti mangiati,
troppe gambe protratte, due ginocchia contratte,
il sibilo cupo di un cane allupato,
sembra un caso...
ma è sempre piuttosto evidente,
che devo cercare di restare leggero,
tu vedi che fame, che fame di gente,
avambracci, coltelli, polpacci, e cosce, e costole,
troppe luci o candele, o ragni morti sulle tele,
sulla pelle ormai bianca, sporca e secca di sangue,
lasciatemi andare, lasciatemi uscire,
questo scheletro implora, un posto più giusto,
i miei muscoli fiochi, a tenerlo fermo, trema solo, trema da solo,
da sempre senza inverno o febre,
tu, dammi, dammi un colpo di tosse
dammi una stretta di mano
dammi un colpo di tosse
dammi una stretta di mano...
Tienila stretta perchè adesso io muoio,
e non starmi vicino, non starmi davanti,
che se vomito, poi ti sporco.
Stammi lontano, no stammi vicino
sono stato molto cattivo.
Fatemi andare senza un solo ricordo
tenenteli voi, a me servono poco, non mi servono più.
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7. |
PANE
06:43
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PANE
Feste dagli effetti sconvolgenti,
tecniche allucinogene diffuse.
Manipolazioni oniro-poietiche,
fantasie sovraeccitate.
Affabulazioni, racconti,
viaggi del sopranaturale.
Osmografie fantastiche,
paradiso, il paese di Cuccania,
le isole della beatitudine.
Fantasie visionarie,
allucinazioni millenaristiche,
affabulazioni religiose,
e balbattamenti demenziali.
La sublimazione dell'idiota
e il rispetto-terrore per il demente.
Stregoni, esche,
dilatazioni di erbe dai poteri strani.
Filtri, incantesimi,
folleti, licantropi,
iguane, fate,
regine del gioco.
La regina, Arlecchino, la masnada,
gli incubi succubi incantatori,
maghi, indovini, streghe antropofàgiche.
Testo ispirato dal saggio
“Il Pane Selvaggio”
di Piero Camporesi.
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8. |
AMIGDALA
13:32
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Samuele Venturin Florence, Italy
Artista, musicista e pittore. Contadino e costruttore di muri a secco. Vive nei boschi a 600 mt sul livello del mare dove produce (quasi) tutto quello che gli serve. Completamente fuori dalle logiche del mercato dell'arte ha pubblicato decine di dischi utilizzando gli pseudonimi di Amilcare Tellacci e Tonio Manasca. ... more
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